Domenica, 25 Giugno 2023 07:22

Intervista a Simone Aschieri, il nuovo campione italiano di KickBoxing  In evidenza

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Di Nicola Comparato Langhirano, 24 giugno 2023 -

Con il termine KickBoxing, si tende in genere ad indicare uno sport da combattimento molto antico. Nei primi anni '60 la KickBoxing diventa molto popolare in Giappone, per diffondersi poi negli States ed infine nel resto del mondo. Una particolarità di questa disciplina, è l'utilizzo dei calci e dei colpi tipici delle arti marziali combinati ai classici pugni del pugilato. Nell'intervista di oggi conosceremo meglio questo sport con la consulenza e la collaborazione di Simone Aschieri, il nuovo campione italiano di KickBoxing, che ringraziamo per la disponibilità. 

1) Benvenuto Simone, grazie per essere qui con noi. Avere il nuovo campione italiano di KickBoxing come ospite tra le nostre pagine è davvero un grande onore. In più è un titolo altisonante. Suona davvero bene non trovi? 

Grazie. Intanto saluto tutti i lettori... E... Suona davvero bene! Ci ho messo un paio di giorni a realizzare l'accaduto! Ma la sensazione è davvero fantastica!

2) Molto bene. Ti volevo chiedere: non sono un grande esperto in materia, e molto probabilmente anche tanti nostri lettori, quindi in maniera semplice ma esaustiva, puoi spiegarci che cos'è la kick boxing?

La possiamo considerare la più occidentale delle arti marziali. Fonde la tecnica e i colpi del pugilato con la tradizione, la velocità e i calci del karate. Di fatto si divide poi in tre macrodiscipline: il full contact o contatto pieno, il semi contact o point fighting e il light contact o contatto controllato, che è la disciplina dove sono campione. Da regolamento due atleti si affrontano su un tatami in due riprese da due minuti e visto che il contatto è controllato, e di conseguenza non è previsto il ko, si va a privilegiare la velocità, la tecnica e la pulizia dei colpi a discapito della forza. Ciò la rende una disciplina dinamica, veloce e spettacolare da vedere. Naturalmente oltre che per disciplina, gli atleti che si affrontano vengono divisi per sesso, peso ed età.

3) Davvero molto interessante. Vuoi raccontarci il tuo percorso, le prove e le difficoltà che hai dovuto affrontare ma anche qualcosa della tua vita privata?

Ho 39 anni e faccio l'operaio. Ma pratico arti marziali già da anni. Ma gare e incontri mi interessavano poco. Mi piaceva però tanto la marzialità e l'allenamento. Poi ho conosciuto quello che è diventato il mio maestro, Luigi Dallagiovanna. Lui ha creduto in me fin da subito e mi ha convinto a provare a fare qualche gara. inutile dire che sono arrivate le prime vittorie praticamente subito. Poi è arrivato il COVID e ci ha costretti allo stop. Nel mentre però ho continuato ad allenarmi, anche duramente. Volevo presentarmi alla ripartenza davvero carico. Quindi arriviamo all'ultimo anno. Alla fine della scorsa stagione Luigi mi impone di dargli una mano e diventare maestro. Quindi insieme apriamo un corso nuovo a Langhirano alla palestra 'Aquafit' dove insegniamo kick boxing ai bambini e adulti. Siamo praticamente partiti da zero ma siamo sempre aiutati e supportati da due meastri storici del territorio come Vincenzo Amodeo e Romano Bondani.

4) E dopo tutte queste prove, come è arrivata la tua scalata al titolo?

Tutti gli anni la nostra federazione, la IAKSA, organizza il campionato italiano, calendarizzando una serie di gare sparse su tutto il territorio nazionale. Vincendo o partecipando si ottengono punti per la classifica finale e la possibilità di giocarsi il titolo assoluto alla World Cup di San Marino, che può fregiarsi il titolo di più grosso evento europeo di arti marziali. Quest'anno ho partecipato a Molinella (BO) e a Sirmione (BS), vinto a Salsomaggiore, a La Spezia e sono arrivato a San Marino da primo in classifica nella mia categoria, che sono i -90kg. Ho vinto anche li, e poi è stata festa! Buona parte di questa impresa è merito del mio maestro Luigi. Come dicevo, lui ha creduto in me fin dal primo giorno, mi ha preso sotto la sua ala e mi ha sempre supportato. E poi ho la mia arma segreta: Erica. E' stato il mio valore aggiunto questa stagione. Era tra il pubblico a La Spezia e l'ho voluta al mio angolo a San Marino. Sappiamo poi com'è finita... Quando hai persone fantastiche al tuo fianco nessuno traguardo è precluso!

5) Quasi come nei film, ma la cosa sorprendente è che qui siamo nella vita reale. A proposito... Il prossimo traguardo? Hai già qualcosa in mente? Non ti fermerai di certo adesso!? 

Beh, ho molte idee che mi frullano in testa. Intanto la IAKSA organizza l'Europeo a Trieste a fine ottobre e mi interessa partecipare. Avrei l'occasione di confrontarmi con realtà internazionali e rappresentare l'Italia. Poi c'è un titolo da difendere la prossima stagione e ci sono gli allievi da fare crescere. Abbiamo prospetti molto interessanti tra cui Mattia Dallagiovanna, Matteo Coruzzi, Luca Marchesi, Samuele Corradi, Davide Piro e Gabriele Schmidt. Sentirete presto parlare di loro. E poi come sempre cercare di essere la miglior versione di me stesso. Migliorare come persona e come atleta per essere di esempio ai ragazzi. Vorrei che la vittoria di questo titolo fosse uno stimolo per loro. Ho 39 anni e non posso gareggiare in eterno! Sarebbe bello se presto anche loro volessero andarsene a prenderne uno...

6) Hai detto una cosa bellissima. Ma per intenderci.. Tu parli di esempio da seguire, di volerti migliorare... Credi che lo sport e nello specifico la kick boxing possano insegnare qualcosa nella vita sia direttamente che indirettamente?

Lo sport insegna tanto. Partiamo dalla base. Senza sudore, fatica e sacrifici non si va da nessuna parte. Il darsi costantemente obiettivi e cercare di raggiungerli porta comunque ad imparare qualcosa. Credo che avere la 'fame' sia quella cosa che ti da sempre la forza di alzarti la mattina. E poi se entriamo nello specifico, la kick boxing e le arti marziali, insegnano rispetto per l'avversario, disciplina e porta tanta consapelovezza dei propri mezzi. 

7) Sono pienamente d'accordo con te. Quindi.. Cosa diresti ai ragazzi che vogliono avvicinarsi alla kick boxing?

Di venirci a trovare in palestra! (ride). Scherzi a parte, direi di provare tranquillamente senza aver paura del contatto fisico. Vi ricordo che abbiamo anche un corso di bambini (che gestisco personalmente) dagli 8 ai 12 anni dove gli insegno, tramite giochi e esercizi i primi rudimenti delle arti marziali. Per tutte le altre età, quindi adolescenti, adulti, uomini e donne l'allenamento è perfetto perchè andiamo a potenziare tutte le parti del corpo e, nonostante sia uno sport prettamente individuale, non avete idea di quanto faccia gruppo. Perchè nel momento in cui permetti ad un tuo compagno di squadra di toccarti, si va oltre all'amicizia, si arriva quasi ad un concetto di famiglia. In più la competizione tra gli allievi è praticamente azzerata. Non esiste il privilegiare l'atleta dotato a discapito di quello meno dotato e, alla lunga è quello più dotato che salendo di livello aiuterà i meno dotati a crescere. Siamo tutti diversi, c'è chi preferisce usare le gambe e chi si sente più pugile. Alla lunga ognuno di noi sviluppa il proprio stile secondo la sua fantasia, mantendo la nostra impronta.

8) Grazie per la tua disponibilità Simone. Che ne diresti di un saluto ai nostri lettori da parte del nuovo campione? 

Saluto tutti voi cari lettori, noi maestri e allievi della Kick Boxing Langhirano vi aspettiamo da settembre alla palestra Aquafit con i corsi della stagione 2023/2024. Vi aspetto tutti piccoli e grandi!

Per maggiori informazioni, visitate la pagina Facebook di Kick Boxing Langhirano a questo link:

https://www.facebook.com/kickboxinglanghirano

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